Seminario informativo in collaborazione con Unioncamere Bruxelles

 

La Commissione europea ha varato le nuove regole (Reg. n. 651/2014 del 17 giugno 2014) che disciplinano il finanziamento pubblico delle attività economiche.
Il Regolamento (entrato in vigore il 1 luglio 2014 ed applicabile fino al 31 gennaio 2020) riforma lo scenario degli investimenti in tutti i paesi aderenti all’Ue stante che tutte le agevolazioni concesse dai fondi strutturali e di investimento e tutte le agevolazioni gestite dallo Stato e dalle amministrazioni - per il periodo di vigenza - dovranno rispondere a quanto statuito dal Regolamento stesso.
Per il nostro Paese un’importante novità è costituita dal fatto che è considerata attività economica (Art. 53) anche la realizzazione e gestione di diverse infrastrutture, tra le quali quelle culturali e sportive.
Di conseguenza, è qualificabile quale aiuto di Stato il finanziamento pubblico di musei, biblioteche, archivi, siti archeologici, monumenti, teatri, palazzi dello sport o dei congressi, campi sportivi, piscine; oltre al sostegno finanziario alle molteplici attività culturali che le amministrazioni promuovono o sponsorizzano.
La Commissione ipotizza che ad alcune infrastrutture e ad alcune attività non si applichi la disciplina della concorrenza, in considerazione della loro natura e delle loro caratteristiche (dimensione, ubicazione, capacità di attrarre un’utenza internazionale, ecc.), ma non indica criteri oggettivi che consentano di tracciare un confine tra l’area dell’aiuto di Stato e quella del non aiuto: e i precedenti sono tutt’altro che tranquillizzanti.
In tale contesto normativo, il Seminario “Il finanziamento delle attività e delle infrastrutture culturali, sportive e multifunzionali: i nuovi vincoli per le amministrazioni” mira a far luce sulla materia presentando ed illustrando alle amministrazioni interessate (Camere di commercio, Comuni,  GAL, Parchi nazionali e regionali, ecc.) gli effetti che il Regolamento avrà non tanto sul finanziamento delle attività in questione, quanto sulla loro gestione amministrativa (comunicazione alla Commissione europea, quantificazione ex ante del finanziamento in funzione dei meccanismi stabiliti dal Regolamento, verifica ex post del rispetto delle condizioni, rendicontazione..) fornendo indicazioni tecnico-operative a quanti devono gestire gli adempimenti richiesti dalla nuova normativa comunitaria.